domenica 23 marzo 2014

Sono rinata, si può e se lo dico io credetemi.

Ciao stelle, sono riuscita a rivoluzionare la mia vita. Eravate rimaste a un'estate di buio e depressione dove pesavo 77 kg, cotta persa del famigerato A a cui pensavo nei lunghi giorni d'estate chiusa in casa odiando il mio corpo e la mia vita all'insegna della solitudine. Bene.

Oggi A è il mio ragazzo, peso circa 68 kg (ebbene sì sono entrata nel normopeso) e non potrei essere più felice.

Vedete, decidere di stravolgersi e rischiare non è facile. Stravolgere la proria vita da orso delle caverne, accettare il fatto di cambiarsi negli spogliatoi della palestra vicino a tua sorella che se non fosse per il metro e sessantacinque potrebbe fare la top model, sudare e faticare per poi non poter concedersi sgarri troppo pesanti di cibo spazzatura non è per niente facile. Ma è POSSIBILE .

CREDETEMI. Ero un'asociale, a parte la mia migliore amica non avevo nessuno, un gruppo, nulla.
Sempre eternamente chiusa in casa.

Oggi col mio ragazzo usciamo in comitiva, giochiamo a basket nelle belle giornate, usciamo il sabato sera, ci vediamo a scuola dove prima non mettevo neanche il naso fuori dalla classe.

Oggi più vado avanti più sento confidenza col mio corpo, riesco a lasciarmi andare tra le braccia del mio A che non smette di ripetermi quanto io sia bella.

Il mio percorso non è affatto finito, anzi è appena cominciato.
Superero' anche lo scoglio del mettermi in costume tra pochi mesi e andare in piscina, al mare, sdraiarmi nella sabbia e VIVERE la mia adolescenza.

RAGAZZI BUTTATEVI. La vita è una, la mia è cambiata in una manciata di mesi rovesciandosi totalmente.

È possibile, dipende solo da voi. Staccatevi da tutto quello che potete usare in modo negativo, blogger per primo, come ho fatto io.
Stavo le giornate costantemente attaccata a blogger leggendo post disperati in cui mi rispecchiavo. Ma poi ho capito che crogiolarsi nel dolore è inutile e che dovevo circondarmi di positività.

Se volete ci sono, chiedetemi quello che volete. Vi voglio bene stelle.
Grazie.
Nina


sabato 12 ottobre 2013

Ehilà

Non sono morta, gente. Scusatemi davvero, sono una pessima pseudo-blogger. Grazie mille a tutte per gli auguri, siete di una dolcezza indicibile e vi capirò se non mi seguirete più, questo blog sta praticamente facendo la muffa, ma invece che scrivere post pieni di schifo e depressione, sto cercando di darmi da fare e aggiustare tutto quello che non va.
Pare che ci stia riuscendo, pian piano, e questo riguarda anche il famoso ragazzo ;)

Scriverò di nuovo tranquille, e solo cose belle.
Hold on and believe ♥

giovedì 19 settembre 2013

Sono troppo felice e questo mi spaventa.

Vi ho già parlato della mia migliore amica, vi ricordate? Ecco, lei.
L'altra sera le ho detto tutto di A, e lei mi ha detto che lo conosce. Da quattro anni.
Ora, so che non abito a New York ma in un paesino squallido e sperduto con venticinquemila scarse (paragonate alle città vicine) anime, delle quali un buon 60% formato da vecchi impiccioni, ma per me è comunque un segno.
Lei è l'unica a cui l'ho detto e a cui l'avrei mai detto. E lei lo conosce.
Va a fare lezioni di violino in un 'posto', non so bene come definirlo, dove si fanno ripetizioni, lezioni di musica, corsi di fotografia ecc. e lui è sempre lì a dare una mano. E lei ci va da quattro fottuti anni. E io non lo sapevo. L'ho anche accompagnata un paio di volte, e forse se non sarei stata col naso infilato nei libri (c'è una piccola biblio eheh *-*) per tutto il tempo, l'avrei anche visto.
Sto sclerando da matti.
Lo conoscerò. So già che non saprò spiccicare due parole in croce, ma lo conoscerò.

Questo basta a risollevarmi l'umore. ♥

Aggiornamento: sono rimasta allibita, come al solito, dalla stupidità delle mie adorate gallinelle-compagne-di-classe. Su Ask è stata posta questa domanda a una di loro (non da me) Ecco a voi.

Come deve essere un ragazzo per interessarti??
Simpatico;
Bono;
Magro o muscoloso, basta che non sia grasso ;
Bono;
Solare;
Ho già detto bono?



A voi le considerazioni.




martedì 17 settembre 2013

Schifo, stanchezza, schifo. Vorrei essere trasparente.

Male.  Sto male.

Non c'è stato un giorno a scuola in cui mi sia tolta almeno per cinque minuti il maledetto giacchettino nero che portavo sulla maglietta,  a costo di sudarci dentro e di sembrare un becchino. Ci rendiamo conto?
Ci si può sentire protetti da un giacchetto? Non sarà di certo quello a nascondere il mio peso, no?
Eppure è così, lo sfoggio con finta disinvoltura e ci ficco dentro le mani nei momenti morti (cioè quando non tengo in mano la penna) sentendomi una perfette cretina, e credo che sarà così anche domani, e dopodomani, e il giorno dopo ancora.

Ho delle crisi di nervi tutti i giorni perchè il mio guardaroba fa schifo, e al solo pensiero di dover entrare in un negozio mi viene la nausea. Mi butto addosso la prima cosa orrenda di quando pesavo quindici chili in più che mi si gonfia addosso col risultato che mi vedo ancora più enorme di ciò che sono.

Lo so, va bene?  Lo so che dovrei piantarla, che dovrei smettere di abbuffarmi dalla stanchezza e dalla rabbia, che dovrei mettermi sotto a studiare e prendermi cura di me, lo so che dovrei pensare a come fare a conoscere A. invece di rinchiudermi nella bara che mi sto costruendo, ma chissà perchè faccio tutto il contrario, e ho sempre voglia di rimandare a domani. Come se avessi tempo.
Ho già sprecato un anno di liceo in cui avrei potuto trovare amici, luoghi e affetti, e il secondo si sta preannunciando identico, se non peggiore. Che cazzo devo rimandare, si può sapere? Cosa?

Schifo, sento solo questo.

domenica 15 settembre 2013

Mi piace un ragazzo. Big problem.

Evviva. Dopo aver fatto il grande errore di essere entrata nella friendzone, ovvero per dirlo nel linguaggio dei comuni mortali, di essermi presa una cotta colossale per il mio allora migliore amico, ho lasciato stare il deprimente capitolo ragazzi. Per un bel po', devo dire.

Ma adesso e' scattato qualcosa. Conosco di vista questo A. dall'anno scorso, ovvero da quando sono entrata al liceo. La prima volta che l'ho visto è stata alla festa di apertura del Liceo, dove lui ed altri suoi compagni hanno fatto una specie di sketch in lingua. Ha due anni in più di me.
Mi ha colpito subito per la simpatia, per il sorriso, per la sicurezza. Non ha paura di mettersi in gioco e per questo tutti lo ammirano.
Frequenta un locale che conosco molto bene e che frequentavo anch'io, ma parlo di anni fa. Il figlio della proprietaria di questo posto veniva a scuola con me, quindi la conosco benissimo ed è una persona magnifica.
Vorrei ricominciare ad uscire, ad andare a qualche festa in questo locale, vorrei riuscire a conoscere lui e tutti gli altri, ma c'è questo macigno, questo muro insormontabile della paura, della soggezione, del ''dove vai tanto fai schifo'' che mi blocca e mi paralizza dentro le quattro mura della mia camera. Sicuro, caldo ambiente domestico = niente uscite, niente conoscenze, niente vita al di fuori del mio letto e della mia merdosa classe.
Uno dei motivi per cui ho aperto questo blog è per motivarmi a dare una svolta alla mia vita, ma a scrivere sono buoni tutti. La sola parola, festa, mi terrorizza. Cosa devo fare per darmi una mossa?

 Mi piace davvero.


mercoledì 11 settembre 2013

Primo giorno d'inferno- Back to school-


Prima di iniziare, voglio dirvi che ho cambiato nome per questioni di sicurezza, mi sembrava giusto dirvelo per correttezza :)

Non mi aspettavo nulla di più di quello che è stato.
Notte pressochè insonne, alzata, preparata, andata, incontrato gallinelle che si abbracciavano neanche fossero tornate dalla guerra, stesse gallinelle che iniziavano già a lanciarsi le prime frecciate dopo i saluti e a formare i consueti gruppetti di Sparlottaggio, galline che parlano di ragazzi, galline che si fanno foto e video, galline che girano mezze nude con la scusa dei diciannove gradi, galline che ti squadrano, galline che ridono della gente che passa, galline che ridono di qualsiasi cosa, galline che rimorchiano maschi altrettanto stupidi, oh, si entra in classe, finalmente.
Galline che si passano bigliettini, che ridono dei professori, che ridono dei corredi scolastici fuori moda degli altri, galline che deridono l'abbigliamento fuori moda degli altri,  galline che deridono gli altri, galline ovunque, galline che parlano di dieta, di pillole per dimagrire e di creme anti-cellulite da 500 euro di cui non hanno bisogno, galline che si mettono in mostra con i professori.

Non ce la faccio un altro anno. Proprio no.